Dopo pochi giorni abbiamo ripercorso la strada che da Vobbia sale al valico dell’Incisa, con bella discesa attraverso alcune frazioni di Valbrevenna e rientro transitando la via di Sant’Olcese. Questa seconda uscita era nata per compensare la precedente, un po’ troppo facile a questo punto dell’estate. Curioso è che vi ha partecipato anche la stessa amica, ormai entusiasta delle ascese nella tranquillità e nel verde delle strade dell’interno. E’ in quest’occasone che è nata l’idea di provare anche gli altri passi, partendo sempre da Vobbia.
Passo san Fermo l’ho preso d’assalto in solitaria in un’uscita pomeridiana: strada bellissima e impegnativa fino al valico, stretta e sconnessa nonché meritevole di molta cautela la discesa, che mi ha portato poi ad attraversare la bellissima Val Borbera fino ad Arquata in un atmosfera serale, soffice e calda, davvero inedita durante le nostre uscite.
Infine costa Salata, già affrontata, salendo però dall’altro versante, in uno dei più bei giri della Bultrek. In quest’ultimo cimento la soddisfazione maggiore è stata però la scalata a Borassi e il seguente rientro passando per Montessoro e il colle della Serra. Non si respira aria di Cornovaglia o di Scozia come riportato in un noto libro di salite della Liguria, ma ugualmente i luoghi sono semplicemente degni di ammirazione.