Luglio 2009: i quattro valichi di Vobbia

L’idea di provare in successione le quattro salite che dall’abitato di Vobbia permettono di uscire dall’omonima valle è nata per caso.
Un’amica voleva provare la nuova bicicletta e ci ha chiesto un percorso bello ma non troppo impegnativo. Il pensiero è andato subito alla Val Vobbia da Isola del Cantone, con la salita verso Crocefieschi e la possibilità in alternativa di tornare a Isola, in caso di eccessiva fatica. Tutto è andato bene, con consecutiva discesa verso Casella e rapido rientro a Busalla per il treno. Questo è un itinerario molto piacevole per una sgambata di allenamento, con il tratto impegnativo ma breve per salire a Crocefieschi. Il traffico automobilistico fino a Casella è praticamente nullo.

Dopo pochi giorni abbiamo ripercorso la strada che da Vobbia sale al valico dell’Incisa, con bella discesa attraverso alcune frazioni di Valbrevenna e rientro transitando la via di Sant’Olcese. Questa seconda uscita era nata per compensare la precedente, un po’ troppo facile a questo punto dell’estate. Curioso è che vi ha partecipato anche la stessa amica, ormai entusiasta delle ascese nella tranquillità e nel verde delle strade dell’interno. E’ in quest’occasone che è nata l’idea di provare anche gli altri passi, partendo sempre da Vobbia.
Passo san Fermo l’ho preso d’assalto in solitaria in un’uscita pomeridiana: strada bellissima e impegnativa fino al valico, stretta e sconnessa nonché meritevole di molta cautela la discesa, che mi ha portato poi ad attraversare la bellissima Val Borbera fino ad Arquata in un atmosfera serale, soffice e calda, davvero inedita durante le nostre uscite.
Infine costa Salata, già affrontata, salendo però dall’altro versante, in uno dei più bei giri della Bultrek. In quest’ultimo cimento la soddisfazione maggiore è stata però la scalata a Borassi e il seguente rientro passando per Montessoro e il colle della Serra. Non si respira aria di Cornovaglia o di Scozia come riportato in un noto libro di salite della Liguria, ma ugualmente i luoghi sono semplicemente degni di ammirazione.