24 febbraio 2008: Crocetta d’Orero

Siamo partiti dalla stazione di Genova Bolzaneto ed abbiamo percorso un tratto di strada pianeggiante di circa 7 km, che prima di Manesseno entra nella valle del torrente Secca verso Serra Riccò. Da Pedemonte inizia un tratto di salita dolce di 8 km fino al valico di Crocetta d’Orero. La salita è regolare ma contrariamente alle informazioni ricevute il traffico automobilistico si è fatto sentire, forse per la bella giornata o forse perché il luogo si presta a gite fuori porta.
Superato il valico siamo scesi a Casella per un veloce sguardo alla Stazione del trenino Genova - Casella, prima di prendere la strada del ritorno.
Siamo risaliti a Crocetta d’Orero e abbiamo deviato sulla sinistra verso Sant’Olcese. Ecco un tratto veramente suggestivo! La strada libera dal traffico e con asfalto in buone condizioni, una vista ampia su panorami sempre diversi. Abbiamo mangiato la strada con gli occhi e con le gambe! Dopo ci siamo gettati nella discesa che attraversa i paesini di Sant’Olcese, con alcune curve piuttosto strette veramente briose, un sicuro divertimento!
E dopo tutto questo… ahinoi, ci siamo ritrovati a Manesseno, e senza poter usare la scorciatoia dell’andata (a senso unico verso la valle) abbiamo dovuto attraversare gli svincoli dell’autostrada per tornare alla stazione di Bolzaneto.
E’ un vero peccato che, in nome dell’industrializzazione, alcune parti delle città siano state così pesantemente sacrificate nella loro bellezza paesaggistica solo perché si trovano lontano dal centro. Paesi come Bolzaneto, Manesseno, Serrà Riccò, pur circondati da monti molto belli, vivono il degrado delle periferie dimenticate dalle amministrazioni che si esprime in asfalto pieno di buche e rattoppato alla meglio, traffico congestionato, nessuna cura dell’aspetto urbanistico e paesaggistico con evidente degrado visivo sia del letto del fiume che degli edifici che si affacciano sulla valle.