28 dicembre 2011: l'incompiuta tra Diano Marina e Oneglia

Giro invernale percorrendo l'aurelia dalla stazione di Voltri (provvidenziale il servizio treno+bici per evitare il traffico della città) fino a Diano Marina, da cui provare a prendere la strada a mare di capo Berta conosciuta come l'incompiuta. Il giro procede bene nella luce invernale di una giornata limpida, le piste ciclabili ricavate dal vecchio tracciato ferroviario fanno aggirare la Colletta di Arenzano e i piani di Invrea (meglio ridurre al minimo le discese d'inverno...) e l’unica pecca è il traffico intorno a Savona che rallenta l’andatura.
Ma capo Maiolo con l’isolotto di Bergeggi, le falesie di capo Noli e Varigotti ripagano subito i difetti del tratto precedente!

3 aprile 2011: capo Noli

Giro classico in riviera per le prime pedalate primaverili rinviate fino a oggi. Bella giornata di sole con il traffico veicolare purtroppo già significativo. Siamo partiti dalla stazione di Voltri con meta capo Noli e Varigotti. Molto belli i punti panoramici, soprattutto l'attraversamento dei "capi" e i tratti di cilopista ricavati sul tracciato ferroviario a mare dismesso e ottimamente recuperato tra Arenzano e Cogoleto e tra Cogoleto e Varazze. Difficile commentare la bellezza di capo Noli, uno dei tratti più affascinanti di tutta la Liguria.
Per l'album fotografico dell'escursione clicca qui.

19 e 22 luglio 2010: a piedi e in bicicletta in val gargassa

Doppia escursione alla scoperta della val Gargassa, partendo da Rossiglione (Genova).
Si utilizza la strategica linea ferroviaria Genova - Ovada, un collegamento che permette di effettuare molte escursioni partendo dalle varie stazioni intermedie e che è molto sfruttata dagli appassionati di camminate nella natura.
Rossiglione si trova in valle Stura e assieme a Campo Ligure rappresenta un centro di grande interesse e merita una visita. Uscendo dal paese in direzione Ovada si prende la strada a sinistra verso Tiglieto, si passa sotto l'orrendo ponte autostradale e si cammina fino a incontrare l'indicazione per il campo sportivo.

2 giugno 2010: da Badia al Faiallo

Emozionante uscita in una zona molto frequentata dai ciclisti genovesi. La strada da Rossiglione al passo della Crocetta permette il contatto con un ambiente naturale ricco e vario. Le formazioni rocciose dell'ultimo tratto fanno già assaporare l'ambiente che abbiamo poi ritrovato in tutto il suo fascino sul Faiallo. Dopo la discesa fino a Badia abbiamo visitato l'antico complesso monastico di Tiglieto. Degno di nota anche il vecchio ponte sull'Orba che s'incontra poco prima di giungere all'abbazia (costruito dai monaci e in seguito ripristinato dai marchesi Raggio nel corso del XVII secolo).
Siamo quindi risaliti a Casavecchia, sede del comune sparso di Tiglieto e abbiamo svoltato a destra verso Acquabianca (Urbe).

Luglio 2009: i quattro valichi di Vobbia

L’idea di provare in successione le quattro salite che dall’abitato di Vobbia permettono di uscire dall’omonima valle è nata per caso.
Un’amica voleva provare la nuova bicicletta e ci ha chiesto un percorso bello ma non troppo impegnativo. Il pensiero è andato subito alla Val Vobbia da Isola del Cantone, con la salita verso Crocefieschi e la possibilità in alternativa di tornare a Isola, in caso di eccessiva fatica. Tutto è andato bene, con consecutiva discesa verso Casella e rapido rientro a Busalla per il treno. Questo è un itinerario molto piacevole per una sgambata di allenamento, con il tratto impegnativo ma breve per salire a Crocefieschi. Il traffico automobilistico fino a Casella è praticamente nullo.

19 giugno 2009: la Guardia da Pegli

-->Appuntamento alla Stazione Marittima di Genova e 10 km di Aurelia fino a Pegli, poi abbiamo imboccato la verdissima val Varenna. Fino alla località Tre Ponti il contesto urbano richiede ancora particolare prudenza. La valle nel primo tratto si percorre con molta facilità, grazie ad alcuni falsipiani e leggere salite tra vecchi edifici delle cartiere dimesse e, purtroppo, alcune cave abbastanza sgradevoli alla vista. Fortunatamente si raggiunge presto un ambiente piacevole di boschi e campi coltivati. La strada è riparata dagli alberi e il percorso gradevolmente fresco, degno di nota nella stagione ormai estiva. Entrando nel comune di Ceranesi la salita diventa dura fino a Lencisa, sul valico che conduce in val Polcevera, dove è d’obbligo una sosta per ammirare la splendida vista sul santuario della Guardia.
Ricaricate le batterie abbiamo affrontato il muro di 300 m con picco al 19% fino a Lencisa d’Alto, tirando poi il fiato nel successivo tratto che porta al bivio con la strada per Sestri Ponente e a una breve discesa.

9 novembre 2008: Alluvioni Cambiò

La domenica mattina anche una strada come la Statale 35bis dei Giovi è degna dell'attenzione del ciclista. Siamo partiti dalla stazione ferroviaria di Arquata Scrivia e l'abbiamo percorsa fino alla circonvallazione di Novi Ligure (la città dei campionissimi). Pochissime auto, gradevoli scorci e panorami, abbiamo subito incontrato il sito della città romana Libarna, ricco di emergenze storiche e archeologiche. Interessante si è dimostrato poi l'attraversamento di Serravalle, paese a picco sul torrente Scrivia (decisamente meno fortunato il transito in zona outlet). La piana a nord di Novi Ligure è invece ricca di strade di campagna asfaltate, che abbiamo percorso zigzagando verso Sale.

4 ottobre 2008: sull'argine del Ticino

Dopo tante pedalate in montagna, nell'ultimo mese le nostre uscite ci hanno portato a percorrere lunghi tratti di argine. Dopo l'argine Agosta nelle valli di Comacchio, il fiume Po all'altezza di Ferrara e nella zona della foce (Po di Goro), ancora il Po tra Pavia e Piacenza... questa volta si è trattato del Ticino.
Partiti da Pavia e raggiunta Villanova d'Ardenghi, abbiamo effettuato un bellissimo percorso a ridosso del fiume, anche questo parte della via francigena e ben segnalato. La giornata luminosa ci ha invitato ad apprezzare le tonalità della natura in questo primo periodo autunnale: i campi mietuti di un giallo vivace, le rive dagli alberi e dai cespugli ancora verdissimi, il fiume impetuoso di un blu mozzafiato e su tutto il cielo azzurro intenso.

27 settembre 2008: la via fancigena da Pavia a Piacenza

Dalla stazione di Pavia primo tratto in centro città fino al Ponte coperto, poi la periferia est della città è stata una sorpresa poco piacevole! Finalmente a Valle Salimbene abbiamo deviato su una strada quasi sgombra dal traffico a sud della statale. Da Belgioioso (da non perdere il castello) inizia una serie incantevole di paesini e frazioni quasi a ridosso del Po, immerse in profumi e atmosfere autunnali: Torre de Negri, Spessa, San Zenone, Zerbo, Pieve Porto Morone. Da quest'ultimo si sale sull'argine e per chilometri la pedalata è tranquilla e gradevole. Il centro di maggior rilievo in questa zona è Monticelli Pavese, il quale vanta una singolare particolarità.

15 e 17 settembre 2008: l'argine destro del Po

Zona molto conosciuta e frequentata da ciclisti e cicloturisti, l'argine ferrarese del Po merita senza dubbi un'escursione. Siamo stati in zona alcuni giorni e in particolare il 17/09 abbiamo percorso un lungo tratto da Ferrara fino a Mesola. Dalla città a Francolino (dove si sale fisicamente sull'argine) si percorre una bella pista ciclabile che evita lo stress di un traffico comunque contenuto. Pedalare sull'argine è un'esperienza che non si può raccontare, si deve provare! Arrivati a Serravalle si abbandona il corso principale del fiume e si continua sul ramo di Goro, meno maestoso ma altrettanto interessante. L'ambiente è molto tranquillo e si incontrano per lo più trattori e altri ciclisti.

1 agosto 2008: Sacra di San Michele

Vale la pena pedalare chilometri e chilometri nel traffico mattutino dei paesini di cintura torinese per arrivare in val Sangone e salire alla Sacra di San Michele? La risposta è sì, comunque si!
Per non incontrare subito il traffico partenza mattinera da Carignano verso i paesi agricoli da Castagnole Piemonte a Volvera dove, superato il cavalcavia dell'autostrada compare alla nostra vista la notevole cappella Pilotti. Costruita nel '700 è ora violentata dalla presenza dell'autostrada del pinerolese che corre a pochi metri dalla sua facciata con la sola protezione di una siepe. Quasi un'avvisaglia di ciò che ci attende, da qui fino a Giaveno le strade strette e trafficate sono diventate una costante.

27 luglio 2008: il lago di Osiglia

Partenza dalla stazione di San Giuseppe di Cairo con un fresco insolito per la fine di luglio. Imboccata la valle Bormida di Pallare abbiamo proseguito fino a Piano Sottano percorrendo un dolce falsopiano che consente di guardarsi intorno con calma e rifarsi gli occhi con un panorama subito gradevole. Da Piano Sottano incomincia la salita impegnativa per colla Baltera. L’ascesa presenta aspri strappi ma è lunga solo 4,6 km. La colla Baltera è una depressione erbosa al cui centro sorge una grande pala eolica e un monumento ai partigiani liguri.
Da qui siamo scesi su un pendio caratterizzato da un folto bosco di faggi e abeti fino a Osiglia (22 km) e al suo lungo e stretto lago artificiale.

23 luglio 2008: Vobbia, Brevenna, Scrivia, Bisagno

Partenza dalla stazione ferroviaria di Ronco Scrivia, direzione Isola del Cantone. La strada è piacevole e inaspettatamente poco trafficata. Prima di entrare nel paese una deviazione a sinistra ci fa scavalcare l’autostrada e imboccare, dopo circa un chilometro, la bellissima val Vobbia (5km), caratterizzata dal succedersi di conglomerati a picco sulla strada e dal Castello della Pietra, fortilizio davvero unico nel suo genere (foto, cliccare qui per info). Arrivati a Vobbia (15 km) abbiamo proseguito in salita attraverso una serie di panoramici tornanti verso Crocefieschi (20 km), paese ricco di monumenti e luoghi d'interesse e noto ai calciofili per aver dato i natali al calciatore Roberto Pruzzo, campione d'Italia con la Roma di Liedhom.

2 luglio 2008: Giro del Roero

Punto di partenza l'abbazia cistercense di Casanova, nel territorio del comune di Carmagnola. Ci siamo diretti verso Pralormo fino al castello di Ternavasso, poi verso sud siamo arrivati a Santo Stefano, una delle porte del Roero. Da qui incomincia l'incredibile Ecomuseo delle Rocche, spettacolare serie di gole e forre, nude pareti a picco, guglie e pinnacoli di sabbia, con otto "borghi di sommità" sorti intorno al Mille, allineati sul tracciato delle "rocche". Per tutte le informazioni consigliamo di visitare il sito del museo http://www.ecomuseodellerocche.it/index.html
Da Santo Stefano si affronta una breve e ripida discesa per poi risalire a Monteu Roero. Gli scenari sono sempre vari e da ognuno dei borghi che si incrociano si gode una vista molto ampia sugli altri paesi e sulla campagna coltivata a vigneti. Ancora discesa e salita e la strada ci porta ora a Montaldo Roero attraverso scorci sulle “rocche” davvero suggestivi.

26 aprile 2008: Montemarcello

Siamo partiti dalla stazione ferroviaria di Sarzana e abbiamo imboccato via XXV Aprile in direzione Marinella di Sarzana. Dopo il cavalcavia che supera l'autostrada abbiamo deviato a destra per Fiumaretta di Améglia e ancora a destra per attraversare il Magra sull'ultimo ponte prima della foce del fiume. Ora la strada costeggia la riva destra in direzione Bocca di Magra, regalando una bella visione del golfo e delle alpi Apuane. Dopo una breve visita a Bocca di Magra è cominciata l'ascesa verso Montemarcello, raggiunto pedalando su una strada ricca di tornanti tra la lussureggiante macchia mediterranea, con momenti di puro incanto per il panorama che si apre sempre più salendo.

25 marzo 2008: alle sorgenti del flumen dantis

Siamo partiti dalla piazza di Torriglia e abbiamo seguito la vecchia statale in direzione Piacenza.
Superata la galleria di Buffalora, si imbocca il bivio per il passo del Portello, raggiunto dopo 2,9 km di salita. Siamo sull'anfiteatro del monte Lavagnola da cui sgorga il torrente Lavagna che in località Carasco va a formare l'Entella, citato da Dante nella terzina su Ottobono Fieschi. Dal Portello si inizia la lunga discesa fino a Neirone, lungo una strada di solitaria bellezza; notevole lungo il tragitto il paese di Roccatagliata che deve il suo nome al fatto di occupare il taglio di un colle.

24 febbraio 2008: Crocetta d’Orero

Siamo partiti dalla stazione di Genova Bolzaneto ed abbiamo percorso un tratto di strada pianeggiante di circa 7 km, che prima di Manesseno entra nella valle del torrente Secca verso Serra Riccò. Da Pedemonte inizia un tratto di salita dolce di 8 km fino al valico di Crocetta d’Orero. La salita è regolare ma contrariamente alle informazioni ricevute il traffico automobilistico si è fatto sentire, forse per la bella giornata o forse perché il luogo si presta a gite fuori porta.
Superato il valico siamo scesi a Casella per un veloce sguardo alla Stazione del trenino Genova - Casella, prima di prendere la strada del ritorno.

9 febbraio 2008: alle Mànie!

Sono partito dalla stazione di Genova Voltri con l'intenzione di fare una sgambata invernale sull'Aurelia, come è abitudine diffusa. La mia meta era Borghetto Santo Spirito. Non starò a descrivere pregi e difetti di questo percorso molto battuto per l'allenamento invernale dei ciclisti. Il considerevole numero di appassionati che si incrociano, si superano o da cui si viene superati è difficilmente osservabile altrove. Dopo l'incantevole tratto Voltri-Arenzano, i Piani di Invrea e il tratto Varazze-Celle (con l'uscita panoramica da Varazze e la discesa mozzafiato su Celle) si incontra Savona, il cui attraversamento merita attenzione per il traffico intenso, ma suscita emozione per il passaggio a un passo dai grandi traghetti ormeggiati e accanto ad alcune emergenze storiche della città (le torri e la fortezza).